Ogni anima che, diventata seguace di un dio, abbia potuto contemplare qualcuna delle verità, rimane illesa fino al giro successivo; e se è capace di fare questo, rimane immune per sempre. Qualora, invece, non essendo in grado di seguire il dio, non abbia visto, e, per qualche avventura subita riempitasi di dimenticanza e di malvagità, si sia appesantita, e, appesantitasi, abbia perso le ali e sia caduta per terra, allora è legge che quest’anima non si trapianti in alcuna natura animale nella prima generazione. Invece, quella che ha visto il maggior numero di esseri è legge che si trapianti in un seme d’uomo che dovrà diventare amico del sapere e amico del bello, o amico delle Muse, o desideroso d’amore.
(Platone, Fedro 248cd)
“Noi adulti e, cosa più grave, noi educatori, siamo soliti sempre più spesso perdere le ali di fronte alle domande. I bambini, attraverso il loro desiderio di conoscere la storia delle idee e di capire come nasce il pensiero, sanno come alleggerire la colpa del nostro peso; i loro interrogativi mantengono le anime in sospeso, senza farle precipitare. E’ l’unica ricerca in grado di condurre alla sapienza e al bello, alla musica e all’amore in senso lato, mantenendo in volo un’anima capace di vedere e di incarnarsi, non altrove che nell’ingenuità di un seme d’uomo, nella sapienza pura di un bambino”1.
Così scrivevamo nel 2016, presentando le prime mosse del nostro percorso, avviato con il Liceo Classico Galluppi di Catanzaro nel 2015. Un avvio puramente sperimentale e pionieristico, che precedeva la stessa modalità dell’Alternanza Scuola Lavoro, al tempo ancora non prevista dalla normativa.
Da allora, la rete di scuole Biga alata lavora incessantemente nella convinzione di concorrere all’educazione del cittadino consapevole. Si rivolge a studenti e ad insegnanti di ogni grado d’istruzione della scuola dell’obbligo, dalla scuola primaria agli istituti superiori di ogni indirizzo, dai licei agli istituti tecnici. Questo impegno quotidiano ed interessato a null’altro se non alla crescita del nostro sistema educativo nazionale che vede impegnati costantemente vari attori delle scuole calabresi e non solo, è da qualche tempo oggetto dell’attenzione di Indire da sempre promotore di ricerca in campo didattico e sostenitore di iniziative di innovazione nell’approccio ai saperi. In particolare, riteniamo che la filosofia,
1 Per non perdere e ali, in Amica Sofia Magazine, anno X, n. 1/2016, pp. 16-18; cfr. anche L. Renda, Il google maps delle anime, anno XIV, n. 2/2018, pp. 16-18
come libero pensiero ed interesse ingenuo e vitale offra l’opportunità di essere esteso a metodo di analisi e instancabile costruzione della realtà per tutte le età a cui essa si manifesta, e che possa avere concreta attuazione e ricaduta sui curricoli scolastici.
Proponendo il progetto La Biga Alata abbiamo certamente raccolto la sfida proposta dai Nuovi Orientamenti per la filosofia nella Società della conoscenza, l’abbiamo sposata con la pregressa esperienza di laboratori con i bambini, per dare vita ad un unicum didattico e metodologico che mette insieme diverse generazioni e travalica il rigido confine delle discipline e degli ordini scolastici. Si interviene laddove il contributo della scuola può e deve essere decisivo nella formazione della personalità dei bambini e degli adolescenti, oggi sempre più a rischio, nella consapevolezza che una filosofia CON loro e non, si badi bene, artatamente confezionata PER loro, possa essere veicolo reale di crescita.
Ha scritto Eugenio Borgna: “La mancanza di dialogo, e la incapacità di ascoltare e di decifrare il senso delle passioni, che vivono nella adolescenza, alimentano disillusioni e frustrazioni, insicurezze e solitudine, aggressività e ribellione, passività e rinuncia all’impegno scolastico. (…) Come è possibile che, a scuola, abbiano ad avere importanza i soli risultati, i soli parametri cognitivi, quelli che misurano l’intelligenza, e non quelli che hanno a che fare con la vita emozionale, con le passioni dell’anima, ancora più importanti ai fini della maturazione della personalità”2. Seguendo questo ed altri spunti molto simili, offerti anche dai formatori che negli anni si sono avvicendati sulla scena del progetto, gli obiettivi che si pone il nostro percorso hanno fortunatamente trovato accoglienza nelle misure previste dai bandi regionali per il diritto allo studio che lo hanno finora finanziato e nei percorsi di ASL prima e di PCTO poi, delineati dagli istituti superiori coinvolti. Ecco alcuni dei suoi obiettivi:
- favorire lo sviluppo dell’intelligenza emozionale dei ragazzi; laddove crediamo che trascurare questo aspetto a vantaggio di quello esclusivamente cognitivo è causa dei più rischiosi disturbi della personalità in formazione
- contribuire allo sviluppo della maturità cognitiva degli alunni: dove per maturità cognitiva intendiamo non la ricezione passiva di nozioni e contenuti quanto piuttosto lo sviluppo di una capacità autonoma di pensiero critico, di riflessione e di dialogo, con se stessi e con gli altri.
- promuovere attività di prevenzione di comportamenti a rischio: violenza, bullismo, aggressività, etc.; la quale prevenzione deriva necessariamente dai due punti precedentemente esplicitati e dunque richiede una adeguata formazione degli insegnanti.
2 Le passioni fragili, Einaudi 2017, p. 72.
E se PCTO significa appunto non semplicemente “traduzione” della ex Alternanza Scuola Lavoro, ma più precisamente Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, è evidente come la felice intuizione della Dirigente del Liceo Galluppi Elena De Filippis, che per prima ebbe l’idea di configurare il nostro percorso in tale direzione, può avere oggi una sempre più evidente conferma. Ed è ciò che appare ancor di più dalla recente estensione dei percorsi agli Istituti Tecnici e Professionali, laddove ciò che manca è spesso proprio la competenza trasversale e fondamentale ad “orientarsi nel pensiero” e a situarsi con consapevolezza nel mondo, presupposto irrinunciabile per qualsiasi felice inserimento lavorativo.
Le motivazioni di fondo che animano il progetto, ovvero quelle che spingono a portare la filosofia anche laddove non è presente, sono state di recente divulgate anche nel corso della Fiera Didacta Indire 2019, con particolare riferimento al coinvolgimento degli istituti tecnici e professionali, dove la filosofia è stata presentata come habitus e lente attraverso cui interpretare gli accadimenti storici e la letteratura del XIX secolo.